A come AGLIO
Ovvero ciò di cui non saprei fare a meno in cucina… e che mi porto
dietro da sempre…
AGLIO
Lo uso quasi ovunque: per insaporire arrosti,
nella padella con le verdure, tritato nelle acciughe
al verde o in quelle alla ligure, aglio olio e origano,
nella bagna caöda, da buona piemontese…
-Da leggere assolutamente:
“Il salto dell’acciuga” di Nico Orengo.
" Nella pineta di Capo Mortola, a poche decine di metri dalla Via Romana, oltre il muro graffito di antiche navi romane, c'era ancora di quegli equipaggi il segno di grandi fuochi sul terreno, perimetri d'accampamento e cucine: pietre abbrustolite, carbonizzate, che reggevano paioli fumanti d'aglio, finocchio selvatico e polpa di pesce, una salsa per le legioni di Cesare, il garum o liquamen, dove intingere verdure.
...
Su quelle pietre, a fuoco basso, si appoggiavano le latte della Cirio dal fondo coperto di cucchiai d'olio, teste d'aglio e pomodori pestati e teste di rascassa, di triglia, di buga... "